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Un viaggio in primavera è la scelta migliore per godersi il clima favorevole e vedere gli affascinanti borghi italiani fiorire

In Primavera si assiste al risveglio della natura capace di trasformare luoghi e paesaggi. Uno dei piaceri più semplici è quello di esplorare l'ambiente e di cogliere i panorami e i suoni circostanti. Quando sceglierai dove andare in primavera in Italia preparati e lasciati stupire dai colori, i profumi e gli scenari incredibili, per vivere appieno la stagione della rinascita.
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Borghi
Cannero Riviera

Cannero Riviera

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano Cannero Riviera è una vivace località del​ lago Maggiore​, dal​ clima mite in ogni stagione​ e con una ricca vegetazione mediterranea. Dalla sponda del lago, sono visibili i castelli di Cannero, pittoreschi ruderi di un’antica rocca, posti su due isolotti rocciosi e raggiungibili solo in barca. Nella parte alta dell’abitato, meritano una visita la ​Parrocchiale di San Giorgio​ e la piazzetta degli Affreschi, suggestivo luogo di ritrovo dove in colorati murales sono illustrati episodi della storia locale. Il consiglio per conoscere il borgo è passeggiare nelle strette viuzze del centro storico e sul lungolago, su cui si affacciano eleganti residenze e numerosi ristoranti che offrono piatti della​ tradizionale cucina lacustre​, e obbligatoria una sosta al caratteristico antico porticciolo, scavato nella roccia. Tipici della località sono gli ​agrumi​, coltivati da secoli in piena terra nella parte più settentrionale d'Italia, grazie al clima favorevole del territorio. Un paesaggio unico, al quale è dedicata la mostra "Gli agrumi di Cannero Riviera", nata per rivitalizzare l'antica tradizione, che si tiene ogni anno nel mese di marzo, con l’esposizione di limoni, aranci, mandarini, pompelmi, pummeli, cedri, chinotti, clementine, bergamotti e tanto altro ancora rende omaggio al patrimonio del territorio. C’è anche un ​Parco degli Agrumi​, in cui il visitatore può passeggiare tra filari di agrumi "locali", presenti in molteplici varietà, ed avvicinarsi al mondo dell'agrumicoltura mediante pannelli esplicativi e schede botaniche consultabili presso la "casetta degli agrumi".
Idea Viaggio
Alessandria, città di cappelli e biciclette

Alessandria, città di cappelli e biciclette

Nascosto nella fodera di seta di un cappello, il nome di Alessandria ha fatto il giro del mondo. Il cappello è il Borsalino, prodotto qui dal 1857 e, grazie alle sue linee eleganti e aeree, eletto a copricapo di culto da moltissime celebrità: indossavano un Borsalino Giuseppe Verdi e Frank Sinatra, Winston Churchill e Mikhail Gorbaciov, Gary Cooper e Alberto Sordi, Charlot e Indiana Jones. Indossava spesso un Borsalino anche Umberto Eco, un altro alessandrino che ha fatto il giro del mondo. Della sua città, disse che «non ha avuto santi né eroi»: in effetti, per lungo tempo Alessandria ha avuto soprattutto guerre, come spesso capita ai territori di confine. Stretta fra le rive di due fiumi, il Tanaro e la Bormida, Alessandria è stata contesa tra guelfi e ghibellini, da Piemonte, Lombardia e Liguria, da francesi e austriaci. Oggi, però, tutto questo ha soprattutto vantaggi. Alessandria è difatti uno scampolo di pianura padana in cui tutto è a portata di mano: a metà strada fra Milano, Torino e Genova, dista pochi chilometri dal mare della Riviera ligure e dai laghi del Verbano-Cusio-Ossola, dal Monte Rosa e dalle Alpi italo-francesi, per non dire degli idilliaci paesaggi collinari delle vicine Langhe. Alessandria sembra consapevole di questo privilegio e se ne sta defilata, quasi a voler tenere segreto di questa fortuna per coltivare le sue passioni di sempre: la bicicletta, innanzitutto, perché è proprio bello pedalare su e giù per le colline vitate dell’Alessandrino in primavera. Un rapporto speciale lega la città alla due ruote e, al Museo AcdB, una grande fotografia scattata nel 1890 ai Giardini della Stazione attesta che si tratta anche di un amore di lunga data. Andate in giro per Alessandria in bicicletta perlustrando il centro di piazza in piazza e poi puntate verso il Tanaro presidiato dalla Cittadella, roccaforte sabauda, per poi pedalare fino a Marengo dove un bel museo multimediale riporta all’epoca della celebre battaglia che si combatté in questi luoghi e che segnò l’irresistibile ascesa al potere di Napoleone Bonaparte.
Cicloturismo
Il Sentiero Verde dell’Oglio in bicicletta

Il Sentiero Verde dell’Oglio in bicicletta

Natura incontaminata, cultura e piacevole benessere fisico. Il tutto a due passi da una delle zone a maggior densità urbana d’Italia. Sorprendetevi ad ascoltare il ritmo lento del vostro respiro farsi leggermente affannoso mentre pedalate. Stupitevi per il ronzio della vostra catena interrotto solo dal frusciare dei rami dei pioppeti al vento, ritrovate voi stessi con una piccola dolce fatica slow. Siamo lungo il Sentiero Verde dell’Oglio, ideato dalla sezione del CAI di Brescia, che percorreremo interamente in bicicletta. Il percorso si snoda lungo strade campestri battute solo da qualche mezzo agricolo, in alternativa si può scegliere la più scorrevole Ciclovia dell’Oglio che corre parallela. I fiumi sono una meravigliosa imperfezione morfologica della pianura, in una terra altrimenti monotonamente piatta e agricola come questa, tra le provincie di Bergamo, Brescia e Cremona. Le anse, le chiatte, i filari d’alberi, la rete di fossi, le rogge e i canali irrigui culleranno le vostre ruote e i vostri pensieri. Da Sarnico, ancora adagiata sul lago d’Iseo, pedalate a ritmo lento e sempre in piano fino a Ostiano, già nel cremonese, lasciando che i vostri occhi si stupiscano per i piccoli borghi: Palazzolo, Orzinuovi, Urago, Quinzano o Pontevico con il suo troneggiante castello. Un itinerario da percorrere senza fretta, interamente immersi nel Parco Regionale Oglio Nord. Dimenticate la frenesia, al ritmo leggero dell’acqua, del vostro respiro e di ciò che osserverete strada facendo. Durante il percorso incontrerete tratti asfaltati e tratti sterrati, quindi si consiglia di non partire con una semplice bici da corsa ma di munirsi di una bici gravel o da turismo con sezione delle ruote larga.
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